SCALE, PARAPETTI, PIATTAFORME DI LAVORO E CORRIDOI DI PASSAGGIO AI FINI DELLA MARCATURA CE DI UNA MACCHINA
A livello industriale, è abbastanza comune trovarsi dinanzi a delle macchine, specie nel caso di linee o di impianti di notevoli dimensioni, le quali presentano diversi livelli a cui gli addetti possono trovarsi ad operare durante il normale funzionamento della macchina stessa.
Ciò può essere dovuto a più fattori: ad esempio, alcune linee richiedono l’accesso a più livelli poiché ivi sono dislocati alcuni punti che richiedono l’attenzione dell’operatore, come nel caso di regolazioni da effettuare o sensori da controllare, mentre altre volte è l’aspetto strettamente produttivo del processo a richiedere questa caratteristica (come nel caso di linee che necessitano che l’operatore inserisca manualmente in alcuni punti ben precisi degli agenti chimici necessari per la produzione, o altri processi che sfruttano la gravità o un sistema di lancio di tipo Venturi).
Alcune volte questi livelli possono essere previsti dal fabbricante originale della macchina, ed esserne dunque una parte integrante, mentre altre volte possono essere progettati ad hoc in funzione della specifica installazione, ad esempio per venire incontro a particolari esigenze in termini di ingombro dell’utilizzatore: quest’ultimo caso non sempre è previsto dal fabbricante, e ci si trova invece sovente dinanzi a soluzioni fatte in casa dall’utilizzatore stesso.
Come è facilmente intuibile, macchine di questo tipo presentano dei pericoli aggiuntivi legati proprio al fatto che l’operatore è chiamato a districarsi fra più livelli; a tal proposito è bene ricordare i due Requisiti Essenziali di Salute e Sicurezza dell’Allegato I della Direttiva Macchine che più sono legati a questo aspetto:
1.5.15 Rischio di scivolamento, inciampo o caduta
1.6.2 Accesso ai posti di lavoro e ai punti d’intervento utilizzati per la manutenzione
È importante sottolineare come la presenza di questi RESS richieda, in fase di progettazione della macchina, un’attenta analisi sul come realizzare effettivamente strutture quali scale, parapetti, piattaforme di lavoro e corridoi di passaggio, poiché essi risultano fondamentali ai fini della piena conformità della macchina a quanto richiesto dalla Direttiva Macchine, e di conseguenza per la marcatura CE della stessa.
Ad individuare lo stato dell’arte per la progettazione di tali elementi è la serie di norme EN ISO 14122: 2016 “Sicurezza del macchinario – Mezzi di accesso permanenti al macchinario”, che si compone di quattro distinte norme:
- UNI EN ISO 14122-1:2016 Sicurezza del macchinario – Mezzi di accesso permanenti al macchinario – Parte 1: Scelta di un mezzo di accesso fisso tra due livelli
- UNI EN ISO 14122-2:2016 Sicurezza del macchinario – Mezzi di accesso permanenti al macchinario – Parte 2: Piattaforme di lavoro e corridoi di passaggio
- UNI EN ISO 14122-3:2016 Sicurezza del macchinario – Mezzi di accesso permanenti al macchinario – Parte 3: Scale, scale a castello e parapetti
- UNI EN ISO 14122-4:2016 Sicurezza del macchinario – Mezzi di accesso permanenti al macchinario – Parte 4: Scale fisse
La UNI EN ISO 14122-1:2016, in particolare, fornisce i criteri per la scelta del mezzo di accesso più adeguato, distinguendo in funzione dell’angolo di inclinazione θ fra scala fissa (75° < θ ≤ 90°), scala a castello (45° > θ ≤ 75°), scala (20° < θ ≤ 45°) e rampa (0° < θ ≤ 20°).
Un’attenta analisi della norma è dunque necessaria per poter individuare in primis il mezzo di accesso da progettare, mentre poi il come progettarlo viene illustrato nelle altre norme della serie, ciascuna delle quali si concentra su una tipologia di mezzo di accesso.
La UNI EN ISO 14122-1:2016 fornisce anche una gerarchia di mezzi di accesso preferibili, sottolineando come, per quanto possibile, gli accessi dovrebbero essere direttamente dal livello del terreno o da un piano, poi da rampe o scale, e solo come ultima ipotesi, in caso di non-applicabilità delle precedenti possibilità, tramite scale a castello o scale fisse: la valutazione del caso specifico, assieme ad una adeguata valutazione del rischio, aiutano a comprendere quale sia la scelta più consona.
C’è un ultimo dettaglio che è bene sottolineare: la serie delle norme UNI EN ISO 14122:2016 fa riferimento esclusivamente ai mezzi di accesso permanenti, il che significa che non include, all’interno del suo campo di applicazione, l’utilizzo di mezzi di accesso temporanei, come ad esempio scale mobili: in questo caso, è bene da un lato che il fabbricante sottolinei, sul manuale di uso e manutenzione, la presenza di un rischio residuo che va gestito, da parte dell’utilizzatore, servendosi esclusivamente di attrezzature conformi ed adatte al caso in questione; nel caso di scale, ad esempio, queste devono essere marcate CE e conformi all’articolo 113 del D. Lgs. 81/08.
In definitiva, dunque, è bene richiamare l’attenzione sia dei fabbricanti che degli utilizzatori sulle modalità di accesso alla macchina, poiché la valutazione del rischio di quest’ultima deve necessariamente essere comprensiva di tutte le diverse modalità di utilizzo, e non può certo prescindere dall’analizzare come gli operatori possano accedere ai suoi diversi livelli: solo includendo nel processo di progettazione la serie di norme UNI EN ISO 14122:2016 è possibile garantire una piena conformità della macchina.
Ing. Giovanni De Santis